U.N.A.SA.M
Unione Nazionale delle
Associazioni
per la Salute Mentale
Sede
Legale c/o Istituzione G.F.Minguzzi Via Sant’Isaia, 90 – 40123 Bologna
tel. 051/5288511 – fax 051/521268
Prot.: 49/2005
Bologna, 18
agosto 2005
Al Ministro
della Salute
On.le Francesco Storace
ROMA
Oggetto: Salute Mentale: I
fatti di Reggio Calabria
On.le Ministro
Storace,
accade
abbastanza di frequente che da qualche parte, nel nostro Paese, si compiano
atti vili e criminali nei confronti di persone bisognose di cure e assistenza,
e quando ciò viene denunciato sulla stampa ci si indigna. Noi siamo abbastanza
disgustati e avviliti da un sistema sociale che non tutela le persone fragili e
le famiglie. Non possono essere i carabinieri a risolvere problemi e situazioni
che le Istituzioni abbandonano. Qualunque struttura pubblica o privata che
accoglie persone affidate dalle famiglie e/o dalle istituzioni “deve” essere
controllata e verificata costantemente. Questo però non accade e tante volte a
compiere atti non leciti sono proprio le istituzioni pubbliche. Si pensi, solo
per fare un esempio, a quei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura che
funzionano peggio dei vecchi manicomi: porte chiuse a chiave con conseguente
limitazione della libertà delle persone, contenzione fisica, abuso di
psicofarmaci, sovraffollamento, carenza di personale, assenza di spazi di
socialità, e anche brutti da vedere. Il caso di Reggio Calabria, o della
Comunità per minori a Rosciano in provincia di
Pescara, o al SPDC di Roma, sono solo alcuni di questi esempi.
Il punto stà
nel riconoscere i diritti costituzionali delle persone tutte: bambini, anziani,
malati di mente, disoccupati, extracomunitari, nomadi, ecc…
Il Governo Centrale e i Governi
Regionali, questo devono fare: riconoscere e far rispettare i diritti
costituzionali. In tal senso, il Governo Centrale deve garantire alle Regioni e
alle Comunità Locali le risorse finanziarie necessarie per dare pratica
attuazione alla Riforma Psichiatrica in tutto il Paese (come è già dimostrato,
in diversi luoghi, con le “buone pratiche”).
Noi chiediamo che le buone leggi
che questo Paese si è dato vengano rispettate e applicate. Che in tutte le
Regioni si programmi e realizzi un sistema di intervento sociale e sanitario
che risponda ai bisogni delle persone. Che si sviluppi la cultura
dell’accoglienza e del rispetto. Che vengano perseguiti e severamente puniti
tutti coloro che violano i diritti umani: tutti i luoghi che negano il rispetto
dei diritti umani devono essere considerati fuori legge, da chiunque aperti e
gestiti.
Noi dell’Unasam, che ci
battiamo da anni per i diritti delle persone con sofferenza mentale, ci
attendiamo da Lei un intervento urgente, affinché vengano verificate le
condizioni di vita e la qualità dell’assistenza di tutte le persone che
attualmente vivono nei “luoghi” della Salute Mentale (SPDC, Strutture
residenziali, Centri Diurni, Centri di Salute Mentale, Centri di Diagnosi e
Cura).
Cordialmente
La Presidente
Gisella Trincas