PSICHIATRIA DEMOCRATICA

 

WHO European Ministerial Conference on Mental Health

Facing the Challenges, Building Solutions

 

Helsinki, Finland, 12–15 January 2005

EUR/04/5047810/6

14 gennaio 2005

52667 ORIGINALE: ENGLISH

 

DICHIARAZIONE SULLA SALUTE MENTALE PER L’EUROPA

Affrontare le sfide, costruire soluzioni      

 

Traduzione in italiano a cura di

 

Exclusion.net

 

Rete Internazionale delle Pratiche di Lotta contro l’Esclusione Sociale

www.exclusion.net


Premessa

 

  1. I Ministri della Sanità degli Stati membri della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), alla presenza del commissario europeo per la Salute e la protezione dei consumatori, congiuntamente al direttore regionale dell’OMS per l’Europa, riuniti del quadro della Conferenza Ministeriale dell’OMS sulla salute mentale, tenuta a Helsinki da 12 al 15 gennaio 2005, riconoscono che la salute mentale ed il benessere mentale sono fondamentali per la qualità della vita e la produttività degli individui, delle famiglie, delle comunità e delle nazioni, e conferiscono un senso alla nostra esistenza permettendoci d’essere dei cittadini creativi e attivi. Credono che l’obiettivo essenziale delle azioni realizzate nel campo della salute mentale è migliorare il benessere ed il funzionamento delle persone, mettendo in evidenza i loro punti forti e le loro risorse, accrescendo la loro resilienza e stimolando i fattori esterni di protezione.

 

  1. Riconoscono che la promozione della salute mentale, la prevenzione, il trattamento, le cure e la riabilitazione dei disturbi mentali, costituiscono una priorità per l’OMS ed i suoi Stati membri, l’Unione Europea (UE) ed il Consiglio d’Europa, come indicato in molteplici risoluzioni dell’Assemblea mondiale della Sanità e del Consiglio Esecutivo dell’OMS, del Comitato Regionale dell’OMS per l’Europa e del Consiglio dell’Unione Europea. In queste risoluzioni si sollecitano gli Stati membri, l’OMS, l’UE ed il Consiglio d’Europa, a prendere provvedimenti al fine di alleggerire il carico dei problemi di salute mentale e di migliorare il benessere mentale.

 

  1. Ricordano il loro impegno verso la risoluzione EUR/RC51/R5 relativa alla Dichiarazione d’Atene sulla salute mentale e le catastrofi d’origine umana, lo stigma e la presa in carico comunitaria, e la risoluzione EUR/RC53/R4 adottata dal Comitato regionale dell’OMS per l’Europa in settembre 2003, nella quale si esprimeva preoccupazione per la mancata diminuzione del peso della malattia imputabile ai disturbi mentali in Europa, e per la mancata erogazione ad un gran numero di persone affette da problemi di salute mentale dei trattamenti e delle cure di cui aveva bisogno, malgrado lo sviluppo di interventi efficaci. Il Comitato regionale ha pregato il Direttore regionale di:

 

·        accordare un grado elevato di priorità alle questioni di salute mentale nell’implementazione delle attività inerenti l’attualizzazione della politica della Salute per tutti;

·        predisporre una conferenza ministeriale sulla salute mentale in Europa da tenersi a Helsinki in gennaio 2005.

 

  1. Prendono atto delle risoluzioni che sostengono un programma d’azione sulla salute mentale. La risoluzione EB 109.R8, adottata dal Consiglio esecutivo dell’OMS in gennaio 2002, appoggiata dalla risoluzione WHA55.10 dell’Assemblea mondiale della sanità in maggio 2002 che richiama gli Stati membri dell’OMS a:
    • Adottare le raccomandazioni contenute nel Rapporto sulla salute nel mondo 2001;
    • Adottare politiche, programmi e una legislazione in materia di salute mentale che tenga conto delle attuali conoscenze e delle considerazioni relative ai diritti umani, consultando tutte le parti interessate;
    • Investire maggiormente nella salute mentale, elemento costitutivo del benessere delle popolazioni, tanto nei paesi quanto nella cooperazione bilaterale e multilaterale.

 

  1. Risoluzioni adottate dal Consiglio dell’Unione Europea, raccomandazioni del Consiglio d’Europa e risoluzioni dell’OMS che risalgono sin dall’anno 1975, riconoscono il ruolo importante della promozione della salute mentale e del legame pregiudiziale esistente tra i problemi di salute mentale e l’emarginazione sociale, la disoccupazione, l’assenza di domicilio fisso ed i disturbi legati all’utilizzo d’alcool ed altre sostanze. Riconoscono l’importanza della Convenzione per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali, della Convenzione sui diritti dell’infanzia, della Convenzione Europea sulla prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, della Carta Sociale Europea e dell’impegno del Consiglio d’Europa verso la protezione e la promozione della salute mentale, espresso nella Dichiarazione della sua Conferenza Ministeriale sul futuro della salute mentale (tenuta a Stoccolma nel 1985) ed in altre raccomandazioni adottate in questo campo, in particolare la Raccomandazione R(90)22 sulla protezione della salute mentale di certi gruppi vulnerabili della società e la Raccomandazione Rec(2004)10 relativa alla protezione dei diritti dell’uomo e della dignità delle persone affette da disturbi mentali.

 

Oggetto

 

  1. Prendono nota del fatto che molti aspetti della politica e dei servizi di salute mentale stanno subendo delle trasformazioni nella Regione Europea. La politica e i servizi cercano di raggiungere l’integrazione e l’equità sociale attraverso l’assunzione, in un’ottica globale, dell’equilibrio tra i bisogni ed i vantaggi di diverse azioni realizzate nel campo della salute mentale, aventi come obiettivo la popolazione nel suo insieme, i gruppi a rischio e le persone affette da problemi di salute mentale. Le prestazioni vengono erogate in un ampio ventaglio di servizi di comunità non più esclusivamente in grandi istituzioni isolate. Ritengono che questo nuovo orientamento è allo stesso tempo necessario e giusto. Si felicitano del fatto che le politiche e le pratiche in salute mentale coprano ormai i seguenti aspetti:

I.                    La promozione del benessere mentale;

II.                 La lotta contro lo stigma, la discriminazione e l’esclusione sociale;

III.               La prevenzione dei problemi di salute mentale;

IV.              L’offerta di cure alle persone affette da problemi di salute mentale nell’ambito di servizi e di interventi integrati ed efficaci, predisponendo la partecipazione degli utenti e degli assistenti[1] e permettendo loro di effettuare una scelta;

V.                 Il recupero e l’integrazione sociale delle persone che hanno sofferto di gravi problemi mentali.

 

Priorità

 

  1. Devono operare, nella Regione Europea dell’OMS, a partire dalla piattaforma di riforma e modernizzazione, traendo insegnamento dalle esperienze condivise ed essendo consapevoli delle caratteristiche specifiche di ogni Paese. Ritengono che le principali priorità del prossimo decennio sono le seguenti:

 

I.                    Diffondere l’importanza del benessere mentale;

II.                 Lottare collettivamente contro lo stigma, la discriminazione e la l’ineguaglianza e responsabilizzare e sostenere le persone affette da problemi di salute mentale e le loro famiglie affinché possano partecipare attivamente a questo processo;

III.               Concepire e realizzare sistemi di salute mentali completi, integrati ed efficaci che inglobino la promozione, la prevenzione, il trattamento, la riabilitazione, le cure ed il reinserimento sociale;

IV.              Rispondere al bisogno di disporre di un personale di cura competente ed efficace in tutti questi campi;

V.                 Riconoscere l’esperienza e la conoscenza degli utenti dei servizi e degli assistenti quale base importante per la pianificazione e sviluppo dei servizi di salute mentale.

 

Azioni

 

  1. Sottoscrivono l’idea secondo cui non vi può essere salute senza salute mentale. Essendo la salute mentale una componente centrale del capitale umano, sociale ed economico delle nazioni, questa deve quindi essere considerata come parte integrante ed essenziale di altri campi della politica pubblica, quali i diritti dell’uomo, l’assistenza sociale, l’educazione e l’occupazione. Di conseguenza, i Ministri della sanità, nella misura delle loro responsabilità nazionali e della struttura costituzionale dei propri Paesi, si impegnano a riconoscere il bisogno d’adottare politiche di salute mentale integrate e basate sull’evidenza, a esaminare i mezzi per elaborare, realizzare e rafforzare tali politiche nei loro rispettivi Paesi. Queste politiche, il cui obiettivo è il benessere mentale e l’integrazione sociale delle persone affette da problemi di salute mentale, necessitano di azioni nei seguenti campi:

I.                    Promuovere il benessere mentale della popolazione nel suo insieme attraverso la realizzazione di misure che mirano alla sensibilizzazione degli individui e delle loro famiglie, delle comunità e della società civile, del mondo dell’educazione e del lavoro, dei poteri pubblici e delle istanze nazionali, ed a suscitare un cambiamento positivo;

II.                 Tener conto delle potenziali ripercussioni dell’insieme delle politiche di interesse pubblico sulla salute mentale ed in particolare il loro impatto sui gruppi vulnerabili, dimostrando contemporaneamente la centralità della salute mentale nella costruzione di una società in buona salute, aperta a tutti e produttiva;

III.               Lottare contro lo stigma e la discriminazione, garantire la protezione dei diritti dell’uomo e della dignità umana, adottare la legislazione che permetta di responsabilizzare le persone a rischio o affette da problemi di salute mentale e di disabilità mentale, e di dar loro i mezzi per partecipare a pieno titolo e con uguali opportunità nella società;

IV.              Offrire alle persone a rischio un aiuto e degli interventi mirati ed adattati ai diversi stadi della loro esistenza, con particolare riferimento alle responsabilità genitoriali, all’educazione dei bambini e degli adolescenti e alle cure alle persone anziane;

V.                 Elaborare e realizzare misure per ridurre le cause evitabili di problemi di salute mentale, di co-morbidità e di suicidio;

VI.              Sviluppare le capacità ed abilità dei medici di base e dei servizi di base, in rete con l’assistenza medica e non-medica specializzata, affinché le persone affette da problemi di salute mentale possano accedervi facilmente e che i loro problemi possano essere efficacemente identificati e trattati;

VII.            Garantire alle persone affette da gravi problemi di salute mentale un trattamento e delle cure efficaci ed integrate, in luoghi di cura diversificati, tenendo conto delle loro preferenze personali e proteggendoli dall’abbandono e dall’abuso;

VIII.         Realizzare un partenariato, un coordinamento ed una leadership tra le Regioni, i Paesi, i settori della società e gli organismi competenti, in modo da influenzare la salute mentale e l’integrazione sociale degli individui e delle loro famiglie, dei gruppi e delle comunità;

IX.              Elaborare programmi di assunzione, di insegnamento e di formazione al fine di disporre di un personale pluridisciplinare competente e numericamente sufficiente;

X.                 Valutare lo stato di salute mentale e dei bisogni della popolazione dei gruppi a rischio e degli individui con metodi che permettano di comparare i dati a livello nazionale ed internazionale;

XI.              Fornire risorse finanziarie adeguate e sufficienti al fine di raggiungere questi obiettivi;

XII.            Realizzare attività di ricerca e sostenere la valutazione e la diffusione delle azioni qui sopra menzionate.

 

  1. Riconoscono l’importanza e l’urgenza di raccogliere le sfide e di costruire soluzioni basate sull’evidenza. Di conseguenza, sostengono il Piano d’azione sulla salute mentale in Europa, così come la sua applicazione pratica nell’insieme della Regione Europea dell’OMS. Ciascun Paese l’adatterà in funzione dei propri bisogni e delle proprie risorse. Si impegnano ugualmente a offrire solidarietà in tutta la Regione ed a condividere conoscenze, buone pratiche e competenze.

 

 

Responsabilità

 

 

  1. I Ministri della Sanità degli Stati membri della Regione europea dell’OMS, nel rispetto delle strutture e delle politiche costituzionali dei rispettivi paesi e in funzione dei bisogni, circostanze e risorse nazionali e sub-nazionali, si impegnano a sostenere l’implementazione delle seguenti misure:

 

i.                     applicare la politica e la legislazione in materia di salute mentale che definiscono gli standard per le attività in salute mentale e sostengono i diritti umani;

ii.                   coordinare, all’interno del proprio governo, le responsabilità per la formulazione, diffusione ed implementazione delle politiche e della legislazione in materia di salute mentale;

iii.                  valutare l’impatto pubblico delle azioni intraprese dal governo in tema di salute mentale;

iv.                 eliminare lo stigma e la discriminazione e favorire l’integrazione sociale attraverso la sensibilizzazione e l’empowerment delle persone a rischio;

v.                   offrire alle persone affette da problemi di salute mentale la possibilità di scelta e di coinvolgimento diretto nella propria presa in carico, sensibile ai loro bisogni e alla loro cultura;

vi.                 rivedere e, laddove necessario, introdurre una legislazione relativa alle pari opportunità o anti-discriminatoria;

vii.                promuovere la salute mentale nei campi dell’educazione e dell’occupazione, nelle comunità o in altre sedi rilevanti, attraverso l’intensificazione della collaborazione tra le agenzie deputate alla salute ed altri settori interessati;

viii.              prevenire i fattori di rischio dove si verificano, ad esempio appoggiando lo sviluppo di ambienti di lavoro propizi alla salute mentale e creando incentivi per l’offerta di supporto sul lavoro o il ritorno al lavoro più rapido possibile, per coloro che si sono ristabiliti da problemi di salute mentale;

ix.                 affrontare la prevenzione del suicidio e le cause di stress nocivo, violenza, depressione, ansia e disturbi legati disturbi legati all’utilizzo d’alcool ed altre sostanze;

x.                   riconoscere e accentuare il ruolo centrale dell’assistenza sanitaria di base e dei medici di medicina generale e rafforzarne la capacità di assumersi la propria responsabilità nel campo della salute mentale;

xi.                 sviluppare servizi comunitari che sostituiscano le grandi istituzioni per le persone affette da gravi problemi di salute mentale;

xii.                applicare misure che pongano termine a forme di assistenza disumane e degradanti;

xiii.              rafforzare i partenariati tra gli organismi deputati alle cure e all’assistenza come per esempio nel campo della sanità, delle prestazioni sociali, dell’edilizia residenziale, dell’educazione e dell’occupazione;

xiv.              includere la salute mentale nei curriculum di tutti gli operatori sanitari e elaborare programmi di formazione e di aggiornamento professionale continuo per il personale che opera nel campo della salute mentale;

xv.               incoraggiare lo sviluppo di competenze specializzate per il personale che opera nel campo della salute mentale, volte a rispondere ai bisogni specifici di gruppi quali minori, adolescenti, anziani e le persone affette da problemi di salute mentale a lungo-termine o gravi;

xvi.              predisporre risorse sufficienti per la salute mentale, tenendo in considerazione il peso della malattia e operare investimenti nel campo della salute mentale pari ad una parte cospicua della spesa sanitaria complessiva, al fine di raggiungere la parità con altri investimenti in altri campi sanitari;

xvii.            sviluppare un sistema di sorveglianza del benessere mentale positivo e dei problemi di salute mentale, che includa i fattori di rischio e della richiesta d’aiuto per questi problemi, e monitorarne l’implementazione;

xviii.           commissionare ricerche laddove la conoscenza o la tecnologia siano insufficienti, e diffonderne i risultati.

 

  1. Si impegnano a sostenere le organizzazioni non governative attive nel campo della salute mentale ed a stimolare la creazione di organizzazioni non governative e organizzazioni di utenti dei servizi. In particolare sono favorevoli alle organizzazioni attive nei seguenti campi:

i.                     organizzazione degli utenti, impegnati nello sviluppo delle proprie attività, prevedendo la costituzione e gestione di gruppi di auto-aiuto e di formazione nelle competenze di riabilitazione;

 

ii. responsabilizzazione delle persone vulnerabili e emarginate, e promozione/difesa della loro causa;

 

iii.                  erogazione di servizi comunitari con il coinvolgimento degli utenti;

 

iv.                 sviluppo delle capacità e competenze dei familiari e degli assistenti, nel campo delle cure e della gestione delle difficoltà, e loro coinvolgimento attivo nei programmi di cura;

 

v.          elaborazione di programmi per il miglioramento della genitorialità, dell’educazione e della tolleranza  e per contrastare i disturbi legati all’utilizzo d’alcool ed altre sostanze, alla violenza e al crimine;

 

vi.                 sviluppo dei servizi locali adattati ai bisogni dei gruppi emarginati;

 

vii.                implementazione di telefoni speciali d’aiuto e di consulenza via Internet per persone in situazioni di crisi, vittime di violenza o a rischio di suicidio;

 

viii.              creare opportunità di lavoro per le persone disabili.

 

  1. Esortano la Commissione Europea ed il Consiglio d’Europa a sostenere l’implementazione della presente Dichiarazione dell’OMS sulla Salute Mentale per l’Europa sulla base delle rispettive competenze.

 

  1. Fanno appello al Direttore Regionale dell’OMS per l’Europa ad intraprendere delle azioni nelle seguenti aree:

a.      Partenariato

 

i.          incoraggiare la cooperazione con le organizzazioni non-governative in quest’area, con il coinvolgimento della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa

 

b.      Informazione sanitaria

 

i.                     sostenere gli Stati membri nello sviluppo di una sorveglianza della salute mentale;

 

ii.                   produrre dati comparativi sullo stato e i progressi della salute mentale e dei servizi di salute mentale negli Stati membri.

 

c.       Ricerca

 

i.                     costituire una rete di centri collaboratori per la salute mentale che offra opportunità di partenariato internazionale, di ricerche di alta qualità e di scambio di ricercatori;

 

ii.                   produrre e diffondere le migliori esperienze disponibili sulle buone pratiche, tenendo conto degli aspetti etici della salute mentale.

 

d.      Sviluppo di politiche e servizi

 

i.                     appoggiare i governi attraverso l’offerta di expertise che funga da pilastro alla riforma della salute mentale attraverso efficaci politiche di salute mentale che includano la legislazione, l’elaborazione di servizi, la promozione della salute mentale e la prevenzione di disturbi mentali;

 

ii.                   offrire assistenza attraverso la realizzazione di programmi di formazione dei formatori;

 

iii.                  avviare programmi di scambio per gli innovatori;

 

iv.                 assistere la formulazione di politiche e temi di ricerca;

 

v.                   incoraggiare gli attori del cambiamento attraverso la costituzione di una rete di fautori della riforma a livello nazionale e di funzionari chiave. 

 

e.       Promozione

 

i.                     informare e monitorare le politiche e le attività di promozione dei diritti umani e l’inclusione delle persone affette da problemi di salute mentale e di riduzione dello stigma e della discriminazione nei loro confronti;

 

ii.                   responsabilizzare gli utenti, gli assistenti e le organizzazioni non-governative attraverso l’informazione e coordinare le attività tra i vari paesi;

 

iii.                  sostenere gli Stati membri nello sviluppo di una base d’informazione per sostenere l’empowerement degli utenti dei servizi di salute mentale;

 

iv.                 agevolare gli scambi internazionali di esperienze attraverso le principali organizzazioni non governative a livello regionale e locale;

 

v.                   fornire ai media, alle organizzazioni non-governative e agli altri gruppi ed individui interessati, informazioni obiettive e costruttive.

 

  1. Richiedono che l’Ufficio Regionale dell’OMS per l’Europa intraprenda le misure necessarie al fine di garantire un pieno supporto allo sviluppo e implementazione delle politiche di salute mentale e l’attribuzione di priorità e risorse adeguate alle attività ed ai programmi necessari a realizzare gli impegni presi nella presente Dichiarazione.

 

  1. Si impegnano a informare l’OMS dei progressi realizzati dai rispettivi paesi nell’implementazione della presente Dichiarazione in occasione di un incontro intergovernativo che avrà luogo prima del 2010.

 

 

 

 

 

 

 

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Ministro della Salute e dei Servizi Sociali, Finlandia       Direttore Regionale dell’OMS per l’Europa

 



[1] Il termine “assistenti” vuole qui indicare un familiare, un amico o qualsiasi altra persona che interviene a titolo privato.