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PSICHIATRIA DEMOCRATICA |
Firenze 21/04/02
MESSAGGIO di Antonino Caponnetto
In occasione del Convegno sul mercato delle armi
Trento, 23 aprile 2002
Cari amici che in Trento siete riuniti per discutere del grave problema del commercio delle armi, vi sono vicino in spirito anche se precedenti impegni mi impediscono di essere fra voi.
Oggi in Firenze ho incontrato l'amico Padre Alex Zanotelli qui presente per intervenire al Convegno "Dai cieli dell'utopia alla polvere della storia. Costruire ogni giorno nel mondo la solidarietà e la giustizia".
E' proprio l'impegno di costruire ogni giorno nel mondo la solidarietà e la giustizia che ha caratterizzato la figura di Padre Alex Zanotelli, che ha scelto questi temi come filo conduttore della propria esistenza. Quando era alla direzione di Nigrizia cosi come quando la sua voce si alzava dalle baraccopoli dell'Africa egli, come tanti altri, non ha mai smesso di impegnarsi per amplificare il grido di coloro che, meno fortunati, chiedono giustizia
Così quando è arrivato a Firenze non potevo non incontrarlo e ricordargli come "i miei ragazzi" avevano trovato nelle sue parole e nei suoi scritti la forza per un impegno ancora maggiore.
Non posso non ricordare gli anni '80 e gli anni '90, in cui molti amici, troppi, hanno dato la vita per combattere le organizzazioni criminali, fossero esse la mafia, la camorra, la Loggia P2, organizzazioni in cui si entra ma da cui non si esce, perché quei contratti sono indissolubili.
Ci piacerebbe pensare che quei tempi sono trascorsi, legati alla letteratura giudiziaria, ma non è così. Il peso di tali organizzazioni è ancora molto forte nella vita del Paese, ma meno forte pare la volontà di arginare l'illegalità e di tutelare la democrazia.
Quando ho sentito un Ministro della Repubblica dire che con la mafia bisognava convivere, ho rivisto i volti di tanti "ragazzi" delle scorte che ogni giorno sfidano la morte. Ho rivisto i volti di tanti "ragazzi" morti, convinti che non si potesse scendere a compromessi nella difesa della democrazia.
Questi giovani, come i tanti che ho incontrato nelle scuole in questi anni, esprimono il desiderio di vivere nella verità e l'uomo, quando sceglie di vivere nella verità, nella condivisione assume una forza morale straordinaria, diviene capace di grandissime cose.
Oggi più che mai davanti agli attacchi mossi ai diritti di tutela dei più deboli, davanti agli attacchi alla magistratura, alla stampa, all'espressione del libero pensiero siamo chiamati ad uno sforzo straordinario in difesa della nostra democrazia.
Dobbiamo resistere ma dobbiamo anche agire, e se dobbiamo resistere tre volte dobbiamo agire tutti i giorni, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle famiglie, nelle parrocchie e nelle piazze, pacificamente manifestando la nostra indignazione, ribadendo il primato della persona umana su ogni altra cosa. Ci si organizzi affinché in ogni piazza di questo Paese i cittadini possano dare vita a dei gruppi o comitati di tutela della democrazia, attivandosi in una raccolta di firme a sostegno del mantenimento di una reale separazione dei tre poteri, esecutivo, legislativo e giudiziario, come sancito dalla nostra Costituzione.
Antonino Caponnetto