PSICHIATRIA
DEMOCRATICA
Comunicato stampa
Presso la Commissione Affari
Sociali e Sanità della Camera dei Deputati, è iniziata la discussione sulla
proposta di legge dell'On. Burani Procaccini che ha come obiettivo lo stravolgimento
dell'attuale ordinamento della Salute Mentale.
Psichiatria Democratica ritiene
il testo in discussione, in tutte le sue parti, lesivo e fortemente pericoloso
per i cittadini.
Secondo il Segretario ed il
Presidente di P.D. - che si sono immediatamente attivati per richiamare l'attenzione di coloro che, a vario titolo,
sono impegnati quotidianamente a fianco dell'utenza e dei familiari- il
testo riesce ad essere, nello stesso momento oscurantista, semplicistico
e totalmente inadeguato ai bisogni ed ai diritti dei cittadini, oltre che
mostrare una scarsa e vaga conoscenza delle tantissime esperienze territoriali
maturate in questi anni nel Paese, sia al sud che al nord.
Nella proposta di legge - un
pout pourrie di idee dall'impasto raccapricciante - si va, per quel che concerne
i ricoveri in T.S.O., dalla possibilità di richiederli da "chiunque ne abbia interesse " a quella
di espletarli persino nelle strutture
residenziali: novelli manicomi che potrebbero ospitare, ognuna, fino a cinquanta
persone!!!!!!
Per Lupo e Canosa gli attentati ai diritti del cittadino , presenti
nella proposta Burani non finiscono qui, difatti: le strutture residenziali
potrebbero ospitare anche "anziani
con autosufficienza limitata o non autosufficienti", verrebbe inoltre
ripristinato il famigerato "pronto soccorso psichiatrico"
ed i Trattamenti Sanitari Obbligatori ( T.S.O.)
potrebbero arrivare ad
una durata di due mesi, rinnovabili
(ovvero senza limiti!!!). Inoltre si propone la costituzione di
una Commissione presso il giudice tutelare composta da medici e familiari
(remunerata su base oraria….), una sorta di gran giurì, che in barba alle
elementari norme di diritto, deciderebbe persino sulla convalida dei T.S.O.
Il testo riserva anche altre "sorprese": i servizi dei Dipartimenti
di Salute Mentale potrebbero
essere anche a gestione privata (!) e
"le aree e gli edifici degli ex ospedali psichiatrici sono utilizzati
per la realizzazione di strutture a favore dei malati di mente". Se
questa non significa la riapertura dei manicomi per giovani ed anziani……
Psichiatria Democratica teme che il ritorno al conflitto ideologico,
alle "guerre sante" nasconda,
malamente, il tentativo di privatizzare la Salute e giustificare una richiesta di sicurezza a fronte delle necessità
reali di pazienti, familiari, operatori
e di quanti, nel Paese si battono
per l'emancipazione e la tutela di quanti esprimono sofferenza, disagio
ed emarginazione.
Napoli 20 settembre 2001
Matera 20 settembre 2001