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PSICHIATRIA DEMOCRATICA |
Comunicato
stampa di "Giù le mani dai bambini"
Preoccupanti indiscrezioni
dalla riunione di oggi al Ministero della Salute sul progetto Ritalin. Bocciatura
della società civile per l'attuale proposta del Ministero per l'istituzione
dei centri regionali per la somministrazione di psicofarmaci ai minori: come
ora strutturata, non rispetta gli standard
Oggi si è tenuta all'Istituto Superiore di Sanità (Ministero della
Salute) un'importante riunione - per addetti ai lavori - al fine di anticipare
le linee guida ministeriali per l'istituzione del Registro Nazionale ADHD
- dove dovrebbero essere schedati tutti i minori in cura con metilfenidato
(Ritalin ®) - e per l'apertura dei centri regionali per la somministrazione
del farmaco.
"Abbiamo analizzato con attenzione la documentazione che ci
è stata sottoposta" - dichiara Luca Poma, portavoce della campagna nazionale
di farmacovigilanza "Giù le Mani dai Bambini", che rappresenta la
voce di oltre 6 milioni di italiani ed è la più visibile ed accreditata realtà
attiva su
queste tematiche nella penisola - "e ci è apparsa - per come
ci è stata ad oggi presentata - colpevolmente lacunosa e non rispettosa dei
diritti minimi del paziente al consenso informato".
Poma ha aggiunto, prendendo la parola durante la riunione all'ISS:
"alcuni autorevoli membri del nostro comitato scientifico che abbiamo
interpellato in questi giorni per un parere, hanno confermato che il modulo
di consenso informato proposto alle famiglie dal ministero, nella sua attuale
stesura,
non riporta tra gli effetti indesiderati del farmaco tutti quelli
indicati dalla stessa casa farmaceutica, e tra l'altro omette alcuni dei più
gravi e pericolosi, disinformando quindi i genitori e fornendo loro un'informazione
distorta ed atta a 'minimizzare' i rischi della somministrazione. Questo è
molto grave, se teniamo conto che l'ente pubblico dovrebbe - al contrario
- tutelare la cittadinanza con un approccio oltremodo prudente".
Secondo gli specialisti interpellati, nelle linee guida proposte
vengono strumentalmente ignorate tutte le ricerche scientifiche universitarie
che esprimono criticità ed invitano alla prudenza riguardo a queste terapie
a base di psicofarmaci. "Neppure una di queste pur autorevoli ricerche
di università estere è stata citata dal Ministero" - precisa Poma - "
è garantito ampio spazio solo a quelle dichiaratamente "pro-farmaco",
ed i pericoli sono così largamente minimizzati, trasmettendo alla popolazione
un'informazione del tutto parziale ed senso unico. Ha poi del ridicolo"
- conclude Poma - "la circostanza che il consenso informato 'possa anche
non essere letto' dai genitori, ma solo 'illustrato' ad essi dal personale
del centro regionale: questa è la chiara premessa ad abusi come quelli
registrati oltreoceano. Con tutto il rispetto che dobbiamo all'instancabile
lavoro dei funzionari dell'Istituto Superiore di Sanità, ci permettiamo un
suggerimento non richiesto: proseguite con un atteggiamento più equilibrato
e credibile, nell'interesse stesso dell'intero progetto".
"Giù le Mani dai bambini" ®, che pure riconosce la necessità
di intervenire per la cura dei disagi comportamentali dei minori, ha consegnato
alcuni documenti di indirizzo, sollecitando il Ministero ad un immediato "cambio
di rotta", con la revisione integrale delle linee guida proposte per
questi
delicatissimi interventi.
Per info:
337/415305
portavoce@giulemanidaibambini.org -
www.giulemanidaibambini.org