![]() |
PSICHIATRIA DEMOCRATICA |
“per governare bene è prioritario non già aver pronte
le risposte giuste quanto delle buone domande, per dare
risposta alle quali sarà necessaria la cooperazione di tanti..”
da un’intervista a
Vittorio Foa
1° fiera delle buone pratiche di
cittadinanza
17 novembre - 22 novembre 2003
Ogni problema sociale, per quanto limitato, presenta ormai una grande complessità. Innumerevoli sono le connessioni fra famiglia, quartiere, scuola e luogo di lavoro; fra paesi e culture di provenienza, spesso lontanissimi, e luoghi di residenza; fra le necessità più generali di una città o di una regione e le esigenze delle piccole comunità. La stessa condizione di esclusione non deriva ormai solo da forme estreme di povertà economica materiale e di disagio, ma anche da carenze rispetto ai legami familiari e sociali, da difficoltà di integrazione sociale, dalla perdita del lavoro.
Ogni cittadino, in questa situazione, si trova sempre più solo, insicuro, e la sua partecipazione alla vita pubblica tende a ridursi allo stanco rituale del voto (e del sondaggio); la cittadinanza rischia di svuotarsi, di inaridirsi; la necessaria protezione dei cittadini con problemi può cronicizzare la minorità e, di fatto, l’emarginazione.
La soluzione di un problema sociale -dai conflitti condominiali in un quartiere multietnico di Torino all’evasione dell’obbligo scolastico a Napoli, dall’autogestione degli “uditori di voci” all’ubicazione di un sito indesiderato ma di pubblica utilità- non può più essere delegata solo allo studio degli specialisti, e alla successiva decisione degli organi rappresentativi. Un approccio pragmatico, interdisciplinare, cooperativo e partecipativo, coinvolgendo chi spontaneamente ha preso a cuore il problema, i volontari che operano sul campo, i cittadini “protagonisti del problema”, gli esperti di discipline diverse, diventa in realtà il modo migliore per affrontare il problema e la sua complessità. Le stesse contraddizioni, gli stessi conflitti che sorgono fra cittadini e fra gruppi di cittadini e amministratori costretti spesso a decisioni impopolari, si affrontano meglio nella franchezza della discussione, che non con decisioni improvvise la cui preparazione è stata tenuta segreta.
Non solo: ma in questo modo si crea socialità laddove rischia di prevalere la solitudine e l’insicurezza e si riavvicina il cittadino al governo e alla politica, in un rapporto fecondo fra partecipazione dei cittadini e organi rappresentativi. Sempre più nelle democrazie avanzate si diffondono esperienze che riscoprono proprio nella pratica della discussione il senso profondo e originario della democrazia.
La stessa lotta all’esclusione sociale, fondata non già sul paternalismo e la compassione, ma su partecipazione, responsabilità e solidarietà, può sedimentare un insieme di relazioni e attività, “un capitale sociale relazionale” che, in un clima di fiducia e reciproca affidabilità, ricrea coesione e diventa fattore anche di produttività. In questo senso riforma del welfare locale ed esercizio pieno della cittadinanza non possono che intrecciarsi strettamente.
Sia che nascano dall’impulso e dalle idee di gruppi di cittadini e trovino poi ascolto e sostegno nelle amministrazioni, o che siano promosse da amministratori e su impulso di questi trovino il coinvolgimento dei cittadini, anche nel nostro paese sono ormai tantissime le buone pratiche che tentano di risolvere un problema sociale o di attuare un progetto per migliorare la vita sociale, culturale o anche politica di un quartiere o di un luogo di lavoro, con la partecipazione diretta dei cittadini. Pari opportunità e diritti di cittadinanza, partecipazione ai processi decisionali, valorizzazione delle capacità, qualità della documentazione, formazione degli operatori, competenza dei cittadini sono alcuni principi su cui le buone pratiche hanno prodotto progetti e sperimentazioni.
Spesso purtroppo queste esperienze non si conoscono, non trovano il modo di essere raccontate, i protagonisti non hanno occasione di scambiarsi le informazioni, i pareri e i consigli. Le buone pratiche non riescono, ancora, a farsi adeguatamente sentire.
Proponiamo di costruire un incontro nazionale, che possa diventare un appuntamento annuale, al fine di raccontare le esperienze più significative e innovative portate avanti in Italia e in Europa; al fine di discutere, di riflettere sulla socialità e sulla democrazia, sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica; al fine di offrire momenti di convivialità utili alla conoscenza reciproca e alla conversazione di tanti operatori, amministratori, militanti impegnati sul fronte delle buone pratiche. Una specie di “Fiera delle buone pratiche”, che si potrebbe chiamare anche “Settimana delle buone pratiche”.
ore 19 (salone comunale)
Inaugurazione
ore 21 (salone comunale)
Maurizio Trabuio (Fondazione ‘La Casa’ di Padova)
Gianpaolo Gri (Associazione ‘Vicini di casa’ di Udine)
Alberto Bordignon (Agenzia Sociale Casa, Ass. Artigiani, Vicenza))
Giuseppe D’Ovidio (Società per l’affitto)
ore 15 (sala ex Consiglio Provincia)
Processo al delegato sociale
Giudici: Maurizio Bergamaschi (Università di Bologna); Denise Lentini (Ageform); Teresa Marzocchi (Cnca)
Difesa: Mauro Tagliani (formatore)
Accusa: Matteo Guerino (psicologo)
Conclusioni: Fausto Viviani (Cgil Emilia Romagna)
ore 21 (Aula Santa Caterina)
William Raffaeli (Primario Terapie del dolore di Rimini)
Michele Gallucci ( Scuola di Medicina e Cure Palliative di Milano)
Elena Marri (Servizio Presidi Ospedalieri-Regione Emilia Romagna, Sanità)
Coordina: Gaetano Foggetti (responsabile redazione Il Corriere, Forlì)
ore 21 (salone Comunale)
Commercio equo solidale
e consumo critico.
Miriam Giovanzana,
(rivista Altreconomia)
Giorgio Dal Fiume (Ctm)
Enrico Giusti (Iscos Cisl)
Coordina: Fabio Gavelli (Il Resto del Carlino, Forlì)
ore 15 (sala Banca di Forlì)
Incontro con:
Thomas Emmenegger (coop. sociale Olinda-ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, Milano)
ore 21 (salone comunale)
Stefano Vecchio (Dip. di Farmacodipendenza di Napoli)
Edo Polidori (Sert di Faenza)
Susanna Ronconi (gruppo Abele)
Coordina: Carlo Sorgi (Magistratura democratica)
ore 15 (sala Gandolfi)
Il tempo e la città
Flessibilità e
conciliazione. L’esperienza di Forlì
Loretta Bertozzi (Ass. Politiche di Welfare e Pari
Opportunità Comune di Forlì)
L’utilizzo della
tecnologia al servizio dei cittadini e delle cittadine. L’esperienza di Prato
Mariangela Giusti (Comune di Prato)
Cristina Bevilacqua (Comune di Firenze)
Armonizzare gli orari dei servizi dei cittadini: il mercoledì del cittadino. L’esperienza di Cremona
Valerio Demaldè (Archittetto
responsabile Ufficio Tempi, Comune di Cremona)
Ing. Luigi Sardi (Amministratore delegato di Infomobility Spa - Parma)
Interventi di:
Marco Mareggi (Politecnico di Milano)
Monica Maioli (Università di Firenze)
Claudio Maltoni (Mobility Manager Comune di Forlì)
ore 21 (salone comunale)
Marco Capodaglio (Servizio
Politiche Euopee e Relazioni internazionali-Regione Emilia Romagna-Ass.
Politiche Sociali, Immigrazione, Progetto Giovani, Cooperazione internazionale)
Raffaella Lamberti (Ass.
Orlando, Bologna)
Beppe Piana (promotore di
“Affido per affido”progetto di adozione a distanza avviato da Cral Telecom in
Bosnia)
Il salone comunale e l’adiacente piazzetta della Misura saranno adibiti alla presentazione delle buone pratiche di cittadinanza; verranno inoltre allestite le mostre fotografiche ‘Altre donne, viaggio nella carcerazione femminile’, ‘Uno sguardo lontano’, viaggio in Bielorussia, e ‘Gli altri siamo noi’, giochi, strumenti, idee per una società interculturale, una mostra interattiva di giochi su pregiudizio, discriminazione e capro espiatorio.
Saranno presenti: materiali informativi, video, manifesti, cd rom, fotografie, manufatti artigianali di cooperative sociali, riviste e pubblicazioni.
Il salone comunale verrà inaugurato lunedì 17 novembre alle ore 19 e rimarrà aperto per tutta la settimana fino a sabato 22 novembre.
La piazzetta della Misura ospiterà gli stand nei giorni 20, 21 e 22 novembre.
martedì 18
novembre
ore 10
ore 15.30
Proiezione del film Pesci combattenti
Incontro Usciamo dall’acquario
Ragazzi e insegnanti fanno un bilancio di cinque anni di sperimentazione e cercano una strada per il futuro.
Buone pratiche di cittadinanza
convegno
ore 9
Cittadinanza e partecipazione
Ciò che unisce la democrazia rappresentativa a quella
partecipativa è la pratica della discussione, fondamento originario, del resto,
della democrazia in sé. Le esperienze che si diffondono...
introduce Luigi Bobbio
intervengono:
Luigi Pellizzoni, docente presso dip. Di Scienze Umane dell’università di Trieste
Mario Spada, direttore Sviluppo Locale Sostenibile Partecipato del Comune di Roma
Marianella Sclavi, docente di Antropologia Culturale presso Politecnico di Milano
Diego Benecchi, presidente associazione Nuovamente
Lamberto Santini, segretario nazionale Uil
ore 14.30
Cittadinanza e welfare
E’ possibile un welfare che non cronicizzi, che sia vicino ai cittadini, di cui i cittadini si sentano responsabili e non solo utenti? Le prospettive del welfare locale e le opportinità, e i rischi, della sussidiarietà…
introduce Pino Ferraris
intervengono:
Gianluca Borghi, assessore alle politiche sociali Regione Emilia Romagna
Paolo Onelli, direttore generale della tutela condizioni del lavoro presso Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Lavinia Bifulco, sociologa, Università Bicocca,
Milano
Francesco Ciafaloni, sociologo
Giuseppe Cotturri, Cittadinanza Attiva
ore 9
Cittadinanza e saperi
Si sta creando una nuova, gravissima
discriminazione: fra chi sa e chi non sa, fra chi parla altre lingue e chi no,
fra chi naviga in Internet e chi no, fra chi viaggia e chi no. E’ sul sapere e
sulla formazione che si giocherà il futuro della cittadinanza democratica?
introduce Roberto Fasoli
intervengono:
Mariangela Bastico, assessore all’istruzione Emilia Romagna
Luciano Casmiro, direttore Cercal
Marco Rossi Doria, maestro di strada napoletano
Andrea Ranieri, responsabile Ds scuola e formazione
Bruno Trentin, parlamentare europeo
Giovanni Sedioli, preside Istituti Aldini Valeriani
Danilo Valerio, presidente del Cosp di Verona
Piero Liberti, Istituto di
Biologia Cellulare, Cnr, Roma
Luca Borzani, assessore ai Servizi Educativi e Istituzioni Scolastiche del Comune di Genova
Segreteria organizztiva
Fondazione Lewin
C/o Una Città
p.zza Dante, 21 47100 Forlì
tel. 0543.459093 - fax 0543.30421