CONSULTA REGIONALE PER LA SALUTE MENTALE
Comunicato
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Presso la Commissione Affari
Sociali e Sanità della Camera dei Deputati, è in atto la discussione sulla
proposta di legge dell'on. Burani Procaccini, il cui obiettivo è quello di
stravolgere l'assistenza psichiatrica nel nostro Paese.
La Consulta Regionale per la
Salute Mentale, nelle sue componenti, Funzione Pubblica CGIL Sanità, Psichiatria
Democratica e le Associazioni di Familiari ed utenti, esprimono un netto dissenso
sulla proposta di riforma della legge 180, ritenendo il testo in discussione
alla Camera, lesivo e fortemente pericoloso per i cittadini.
Basti pensare che in questa proposta
di legge, i ricoveri obbligatori, (T.S.O.) possono essere richiesti da "chiunque
ne abbia interesse" e possono essere espletati anche nelle strutture
residenziali (R.S.A.) private; nuovi manicomi che potrebbero ospitare ognuna
fino a 50 persone !….. e persino giovani dai 14 anni e "anziani"
con autosufficienza limitata o non autosufficienti"!
La Consulta Regionale per la
Salute Mentale ritiene che questo tentativo di privatizzare la Salute e di
riportare la persona con grave disturbi psichici ad una condizione di isolamento
e di segregazione, non è una risposta alle vere problematiche legate alla
quotidianità di chi soffre e di chi cerca di dare risposte adeguate e concrete
ai bisogni reali di salute mentale.
Il vero problema da affrontare
è invece oggi la mancanza o il cattivo funzionamento di una rete di strutture
e di servizi territoriali, come previsto dalle vigenti leggi (progetto
obiettivo nazionale tutela della salute mentale) e sostenuto nella prima
Conferenza nazionale sulla salute mentale (gennaio 2001) con il Ministro Veronesi.
Invece di investire ingenti risorse
per aprire nuove strutture segreganti con depauperamento dell'assistenza territoriale,
la Consulta chiede di attuare con le stesse risorse il pieno funzionamento
dei dipartimenti di salute mentale (si pensi che in molte realtà della nostra
regione i centri di salute mentale funzionano ancora a sei ore al giorno e
sotto organico).
Si chiede pertanto:
·
Il potenziamento dei centri di salute mentale, dei centri diurni, delle
case famiglia e dei gruppi appartamenti;
·
Il sostegno ad incentivare tutte le azioni che promuovono una reale riabilitazione
ed inserimento sociale (associazionismo di utenti e familiari, creazioni di
cooperative sociali di lavoro) nel rispetto e difesa dei diritti della persona;
·
L'assegnazione ai dipartimenti di salute mentale del 5% del fondo sanitario
regionale, impegno già assunto dalle regioni e confermato nella prima Conferenza
nazionale sulla salute mentale.
La Consulta regionale per la salute mentale in cui si riconoscono operatori,
familiari, utenti, Amministratori Pubblici, che per decenni si sono battuti
e si battono per la completa emancipazione per quanti soffrono di disagio
psichico si impegna ad organizzare un movimento di dissenso alla politica restauratrice in atto e a promuovere
una campagna di sensibilizzazione ed
informazione/formazione a partire dai luoghi di lavoro di ognuno attraverso:
·
Riunioni sindacali in ogni dipartimento di salute mentale della regione
per discutere la proposta di riforma della Legge 180;
·
Riunioni di consulta in ogni provincia;
·
Comunicazione di dissenso attraverso cartoline da inviare al Ministro
della Salute e alla Commissione Affari Sociali della Camera;
·
Iniziative di mobilitazione regionale;
·
Campagna "centri di salute mentale aperti": giornata dedicata
alla visita di politici, amministratori e società civile presso i servizi
in cui da anni si mette in atto un lavoro di cura e di promozione della salute
mentale, nel rispetto della dignità, libertà e di diritti della personale,
contro ogni forma di discriminazione.
Bari, 31 Ottobre
2001
Sig.
Antonio Ciardo Dr. Salvatore Ferraro
Associazioni Famiglie e Utenti
Coordinatore Regionale Consulta S.M.-Puglia
Giuseppe
Catucci Dr.ssa
Mariella Genchi
Segretario Reg.le FP CGIL- Puglia Psichiatria Democratica- Puglia