Sen. Erminia Emprin Gilardini
Sen. Tiziana Valpiana su RITALIN
Al Ministro della salute
Premesso che:
da anni si parla di un disturbo o sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD);
un documento di consenso, promosso dal movimento "Giù le mani dai bambini", ha messo d’accordo molte associazioni e gruppi di esperti su uno dei tanti aspetti di tale sindrome, ovvero la diagnosi molto poco definita;
lo stesso manuale diagnostico dell'American Psychological Association rimarca nel DSM-IV che: “non vi sono test di laboratorio confermati come diagnostici” per “il Disturbo del Deficit d'Attenzione/Iperattività”;
l’OISM (Osservatorio Italiano sulla Salute Mentale) si è opposto alla somministrazione degli psicofarmaci ai bambini, invitando a non considerare la carenza di attenzione e iperattività una malattia mentale, per cercare invece di individuare le cause del disagio nella vita familiare, scolastica e nei contesti sociali;
anche la FADIS (Federazione di associazione di docenti per l’integrazione scolastica) ha espresso preoccupazione per un uso degli psicofarmaci sui bambini già sottoposti ad un anormale “bombardamento di stimoli” da parte delle nuove tecnologie, e suggerisce di adottare la pratica pedagogica della Gestione Mentale elaborata da Antoine de La Garanderie;
dichiarazioni divergenti fatte dalle associazioni riunite sotto il coordinamento “Giù le mani dai bambini” e dall’Agenzia italiana del farmaco relative agli ultimi cinque anni riportano, da una parte, un aumento delle prescrizioni di psicofarmaci nei confronti di bambini e adolescenti del 280%, e per converso, una diminuzione del 55% per farmaci quali antidepressivi, antipsicotici e farmaci a base di litio;
le sottoscritte interroganti non sono rimaste soddisfatte dalle rassicurazioni
fornite dal dott. Martini, direttore dell'AIFA, nel corso dell'audizione informale
avvenuta il 6 marzo scorso in Commissione sanità, sotto un triplice profilo:
la classificazione come patologia neuropsichiatria a esordio nell'età
infantile dell'ADHD, che consiste in un complesso di comportamenti ascrivibili
alla sfera relazionale quali disattenzione, impulsività e iperattività:
tale diagnosi è a tutt'oggi controversa;
l'efficacia e la tollerabilità di terapie farmacologiche a base di psicostimolanti
o noradrenergici: anche queste terapie restano allo stato attuale controverse
sia sotto il profilo della dimostrazione di efficacia, sia sul piano della tollerabilità
e sicurezza;
la rispondenza delle procedure di acquisizione del consenso informato a quanto
prescritto dall'articolo 5 e dall'articolo 6 paragrafi 2 e 4 della Convenzione
di Oviedo per la protezione dei diritti dell'uomo e della dignità dell'essere
umano riguardo all'applicazione della biologia e della medicina, ratificata
dall' Italia il 28 marzo 2001. Non è stato reso noto, in particolare,
se e con quali modalità, in sede di acquisizione del consenso informato,
sia prevista la puntuale informazione degli interessati sia in ordine al fatto
che la valutazione e la diagnosi della ADHD è allo stato attuale controversa,
anzi vi è che ne nega la sussistenza, sia in ordine all'eterogeneità
dei metodi di valutazione utilizzati nelle sperimentazioni cliniche sull'efficacia
e tollerabilità della terapia farmacologia, tale da non consentire determinazioni
conclusive. La tesi di un approccio ancora largamente empirico è stata
del resto avvalorata dalle dichiarazioni rese dal Dott. Martini nel corso dell'audizione
informale, in particolare quando ha affermato che i dati acquisiti attraverso
l'istituzione del registro nazionale della ADHD potranno portare a valutazioni
diverse da quelle a oggi note sia sotto il profilo dell'efficacia che sotto
il profilo della tollerabilità dei farmaci in questione.
Per quanto premesso ed evidenziato si interroga il Ministro della salute per conoscere:
le sue valutazioni in ordine alla classificazione dell'ADHD come patologia neuropsichiatria a esordio in età evolutiva, nonché in ordine all'opportunità di prevedere l'accesso a terapie farnacologiche psicostimolanti o noradrenergiche a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Sen. Erminia Emprin Gilardini
Sen. Tiziana Valpiana
Roma, 8 marzo 2007