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PSICHIATRIA
DEMOCRATICA |
12-19 Luglio
2003
12 luglio 2003 – ore 17.00
I “CLANDESTINI” CHE VERRANNO
Migranti, “autoctoni” e
politiche segregazionistiche
“Nulla come la normativa
sugli stranieri ci dice in maniera profonda che cosa siamo.”
Le parole di Luigi Di Liegro trovano oggi conferme sempre più nette
nell’affermazione, in molti ordinamenti ed in molti settori della vita della
società, di politiche del diritto di stampo
univocamente segregazionistico.
In questo senso, la
riflessione sulle migrazioni rivela davvero che cosa siamo, ma anche che cosa
stiamo diventando: i tratti fondamentali della condizione giuridica dei
migranti – l’opzione proibizionistica tradotta nella
formula dell’immigrazione zero, la
segmentazione della cittadinanza che nasce dalla clandestinizzazione, il moltiplicarsi delle forme di detenzione –
delineano il volto dei “clandestini” che verranno: sul terreno della
tossicodipendenza, del disagio mentale, del trattamento dei condannati, della devianza
dei minori, della marginalità sociale.
Anche da questo punto di
vista, la questione immigrazione si presenta come una questione fondamentale
per la democrazia, una questione che non riguarda solo gli stranieri, ma che
investe il modello di convivenza dei nostri paesi.
Coordina:
Intervengono:
Angelo Caputo
Sandro Margara
Grazia Zuffa
Emilio Lupo